L’inverno sta arrivando. Silenzioso, placidamente imponente e quieto, cosi calmo che sembra quasi che nessuno mai se ne accorga prima. Ma una volta giunto, tutti lo sentono, tutti lo percepiscono, tutti si accorgono della sua maestosa presenza.

Se ne accorge l’uomo, che si ripara nel tepore della propria abitazione contemplando dalla finestra la fioca neve che silenziosa e calma ricopre qualunque cosa. Se ne accorgono gli animali che avvertono il gelo e l’umidità pungente nella loro pelliccia ritirandosi in un profondo torpore fino all’arrivo del clima più mite. Se ne accorgono le piante, le più delicate, le più fragili, che mai come in questo momento dell’anno necessitano, delle tue cure, delle tue attenzioni, della tua amorevolezza, forse più di qualunque altra cosa. E queste attenzioni le tue piante le apprezzano e ti ringraziano per questo.

Ti ringraziano le piante da vaso quando le riponi al riparo dal freddo pungente, magari dietro ad un muro poco battuto dal vento imperversante, regalandoti boccioli e fiori dalle mille tonalità e mille profumi.

Ti ringraziano gli alberi del tuo giardino quando rimuovi periodicamente la neve pesante depositata sui flebili rami affaticati, donandoti fronde così ampie con foglie così verdi da lasciarti senza respiro quando dalla tua finestra ammiri la natura che lentamente si risveglia.

Ti ringraziano i cespugli nel tuo cortile quando li proteggi con un telo traspirante e soffice, offrendoti bacche e frutti splendidi da vedere e deliziosi da assaporare.

Ti ringraziano le piante del tuo appartamento quando le allontani dagli spifferi insidiosi dell’inverno e le sposti sotto una lieve e candida luce, decorando i tuoi interni in un caleidoscopio di sfumature e colori da riempirti il cuore.

Ti ringraziano per tutto quello che hai fatto per loro. Non subito, è ovvio. Bisogna attendere come per tutte le cose belle. Bisogna aspettare che arrivi la primavera e che tutte le piante possano finalmente tornare a sbocciare, a manifestarsi in mille specie diverse, in mille colori sgargianti, in mille forme straordinarie, ma in unico grande trionfo di bellezza e gratitudine.